Prestito Rifiutato: Dopo quanto posso riprovare e Quali sono i motivi

Prestito Rifiutato dopo quanto posso riprovare

Hai richiesto un prestito e ti è stato rifiutato. Può succedere per diversi motivi, ma questo non significa che tu debba rinunciare.

In questa guida vedremo le principali ragioni di rifiuto di un prestito, dopo quanto tempo è consigliabile riprovare e, soprattutto, come aumentare le possibilità di approvazione nella domanda successiva.

Perché un prestito viene rifiutato?

Ogni istituto di credito valuta con attenzione il profilo del richiedente e valutano diversi fattori prima di concedere un prestito. Ecco i motivi più comuni che possono portare ad un rifiuto:

  1. Segnalazioni negative: se in passato hai avuto ritardi nei pagamenti, mancati versamenti o sei stato segnalato come cattivo pagatore (ad esempio in CRIF), la tua affidabilità risulterà compromessa. Di conseguenza, l’istituto finanziario può decidere di non concedere il prestito;
  2. Reddito inadeguato o posizione lavorativa instabile: la banca verifica che tu abbia un reddito sufficiente e stabile per rimborsare il prestito. Se il tuo reddito è considerato insufficiente o troppo instabile, come nel caso di un contratto a tempo determinato o di un lavoro occasionale, potresti ricevere un rifiuto;
  3. Troppi debiti in corso: se hai già altri finanziamenti attivi o sei vicino alla soglia di sovraindebitamento, l’istituto di credito potrebbe considerarti un rischio troppo elevato e rifiutare la nuova richiesta.
  4. Nessuna storia creditizia: se non hai mai richiesto finanziamenti o utilizzato linee di credito in passato, la banca potrebbe non avere abbastanza informazioni per valutare la tua affidabilità, portando al rifiuto della domanda.
  5. Richieste di prestito troppo ravvicinate: se presenti diverse domande di finanziamento in poco tempo, le banche potrebbero vederlo in maniera negativa. Tutte le richieste vengono registrate nei Sistemi di Informazioni Creditizie e sono visibili agli istituti di credito;
  6. Garanzie non sufficienti: se non fornisci garanzie adeguate, come un garante solido, la banca potrebbe ritenere troppo rischioso concedere il prestito.
  7. Importo richiesto troppo elevato: se l’importo richiesto è troppo alto rispetto al tuo reddito o alle tue garanzie, la banca potrebbe considerare il finanziamento rischioso e rifiutare la richiesta.

Dopo quanto tempo posso riprovare?

Dopo un rifiuto, è naturale chiedersi quando si può ripresentare la richiesta di prestito. Tentare immediatamente potrebbe portare ad un nuovo rifiuto, soprattutto se la tua situazione finanziaria non è cambiata.

Generalmente, è consigliabile attendere almeno 30 giorni, poiché le segnalazioni di rifiuto rimangono visibili nei sistemi di informazioni creditizie per circa un mese prima di essere cancellate automaticamente.

Tuttavia, per essere sicuri che ogni traccia del rifiuto sia stata rimossa, è meglio aspettare almeno 90 giorni (circa tre mesi).

Il momento giusto per riprovare dipende principalmente dal motivo del rifiuto.

Se è stato causato da un reddito insufficiente, potrebbe essere necessario qualche mese per migliorare le tue entrate o ridurre le spese. Se invece il problema era un eccessivo indebitamento, potresti aver bisogno di più tempo per estinguere alcuni finanziamenti o consolidarli in un’unica rata più bassa.

In ogni caso, è fondamentale attendere il tempo necessario per risolvere i punti critici che hanno portato al rifiuto, piuttosto che ripresentare la domanda troppo presto.

In questo periodo di attesa, è utile anche confrontarsi direttamente con l’istituto di credito per capire le motivazioni del rifiuto ed intervenire in modo mirato per aumentare le possibilità di successo al prossimo tentativo.

Come aumentare le probabilità di approvazione?

Un rifiuto non è definitivo. Con la giusta strategia, puoi migliorare il tuo profilo finanziario e ripresentarti con maggiori possibilità di ottenere l’approvazione.

La prima cosa da fare è migliorare il proprio punteggio di credito. Pagare puntualmente tutte le rate dei finanziamenti in corso ed evitare ritardi nei pagamenti sono azioni fondamentali.

Un altro aspetto da considerare è ridurre i debiti o consolidarli. Se il rifiuto è stato causato da un eccessivo indebitamento, valutare l’estinzione di alcuni prestiti o il consolidamento dei debiti in un’unica rata mensile più sostenibile può migliorare il tuo profilo finanziario.

Anche ridimensionare l’importo del prestito richiesto o scegliere una durata più lunga per avere rate più basse e gestibili può fare la differenza.

Fornire garanzie aggiuntive è un’ottima strategia. Se possibile, presentare un garante con una buona situazione finanziaria, può dare maggiore sicurezza all’istituto di credito.

Allo stesso modo, è fondamentale preparare una domanda impeccabile, verificando che tutti i dati forniti siano corretti e che la documentazione richiesta sia completa ed aggiornata.

Dopo un rifiuto, è importante evitare di fare richieste multiple in breve tempo. Ogni domanda viene registrata nei sistemi di informazioni creditizie e troppe richieste ravvicinate possono compromettere il profilo finanziario. È meglio ponderare ogni nuova richiesta e presentarsi solo quando la propria situazione finanziaria è migliorata.

Infine, è consigliabile richiedere la liberatoria all’istituto di credito che ha rifiutato la precedente domanda. La liberatoria attesta la chiusura della pratica e può aiutarti a capire le motivazioni del rifiuto.

Conclusione

Un rifiuto non significa che non potrai mai ottenere un prestito. Anzi, può essere un’opportunità per rivedere la tua situazione finanziaria e presentarti più preparato alla prossima richiesta.

Affidati ad un consulente esperto per capire come intervenire efficacemente ed aumentare le probabilità di approvazione.

Con la giusta strategia ed il supporto adeguato, potrai ottenere il finanziamento che desideri.

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